C’era una volta la Gainax, studio di animazione che ha sfornato successi come GunBuster, Nadia, Le situazioni di Lui & Lei, Abenobashi, FLCL, Gurren Lagann e ovviamente Neon Genesis Evangelion. A un certo punto però qualcosa deve essersi incrinato e la Gainax comincia ad andare in pezzi: Hideaki Anno nel maggio 2006 fonda lo Studio Khara e nell’ottobre 2007 rassegna le dimissioni dalla Gainax per poter lavorare al Rebuild of Evangelion, dopodiché nel 2011 anche il regista di Gurren Lagann Hiroyuki Imaishi, assieme a Masahiko Ohtsuka, abbandona la Gainax e fonda lo Studio Trigger, dove ha diretto una cosetta da niente come Kill La Kill…
In ogni caso la stretta della Gainax su Evangelion è rimasta forte in questi anni: a partire dal 2007 i prodotti legati a Evangelion riportano il copyright Khara (©カラー) affiancato a quello Gainax. Fanno eccezione i film del Rebuild of Evangelion e il merchandise correlato, che riportano soltanto il copyright Khara, anche se la Gainax ha collaborato nella produzione delle animazioni.
Ora, nel 2014, qualcosa sta cambiando. A luglio, in un articolo dedicato all’eventuale presenza di un nuovo misterioso personaggio nel volume conclusivo del manga di Sadamoto, avevamo sottolineato il fatto che sul volantino è riportato il doppio copyright: ©カラー ©カラー・GAINAX.
A inizio ottobre Minna no Eva Fan ha pubblicato due articoli in cui ha messo nuovamente in evidenza la scomparsa del nome Gainax dalle imminenti pubblicazioni a tema Eva: sulla copertina dell’edizione standard dell’ultimo volume del manga apparirà nei crediti 原作:カラー (Opera originale/storia originale – Khara); nel capitolo dello spin-off Piko Piko pubblicato su Young Ace di novembre 2014, accanto al titolo, appare solamente il copyright Khara e lo Studio Khara è indicato come autore della storia originale; infine anche la pagina dedicata al manga di Eva sul sito ufficiale dell’editore Kadokawa è stata aggiornata sulla medesima falsariga, copyright Khara, Storia originale – Khara, nessuna menzione della Gainax.
A fine ottobre avviene quello che sembrerebbe proprio il passaggio di consegne definitivo tra Gainax e Khara: il sito ufficiale evangelion.co.jp viene aggiornato e per la prima volta appare un riferimento alla serie TV originale di Neon Genesis Evangelion, con l’inserimento della scritta “Neon Genesis”, in bianco su sfondo nero, nell’ormai famosa scala cromatica del Rebuild rosso-arancio-azzurro-bianco. In basso a destra possiamo leggere i copyright: ©カラー/Project Eva. ©カラー/EVA製作委員会 ©カラー (©Khara/Project Eva. ©Khara/EVA Production Committee ©Khara).
Anche la pagina Facebook ufficiale di Evangelion ha aggiornato di conseguenza l’immagine del profilo e l’immagine di copertina.
Infine, consultando l’elenco delle opere presente sul sito ufficiale della Gainax, è citato Neon Genesis Evangelion, ma è assente il link verso la sottosezione dedicata del sito Gainax -un tempo esistente-, né tantomeno verso il sito ufficiale evangelion.co.jp.
Qui termina, per il momento, questa frenetica carrellata; ora possiamo provare ad ipotizzarne il significato…
È forse scaduto il copyright della Gainax su Evangelion? In effetti l’esordio del manga di Sadamoto, primo tassello del franchise di Eva, è avvenuto alla fine del 1994: sono passati 20 anni esatti dalla registrazione dei diritti, che in teoria è stata effettuata nel 1994, certamente non dopo.
Adesso Evangelion nella sua interezza è completamente nelle mani dello Studio Khara, e quindi nelle mani di Anno?
Uscirà una versione definitiva in Blu-ray della serie TV, di Death & Rebirth e di The End of Evangelion, magari in un box con tutti e quattro i film del Rebuild?
L’inserimento in nero di “Neon Genesis” prima di “:1.0” nella scala cromatica del Rebuild è l’ennesimo indizio che avvalora la teoria del loop?