L’indistruttibile Studio Gainax (Callum May – ANN)
Tra febbraio e marzo 2018 su AnimeNewsNetwork è stata pubblicata una serie di articoli scritti in lingua inglese da Callum May e dedicati alla storia dello Studio Gainax: questa retrospettiva ha fatto emergere interessanti dettagli che non sono di pubblico dominio e che sono indispensabili per comprendere non solo la genesi di Evangelion ma anche e soprattutto lo sviluppo dell’industria dell’animazione giapponese. Alcuni lettori ci hanno chiesto di tradurre gli articoli in italiano e abbiamo accettato di buon grado, in quanto questi testi vanno a completare il lavoro di ricerca a 360 gradi che Distopia svolge da sempre non solo su Evangelion ma su tutto quanto lo riguarda, anche alla luce delle attuali vicissitudini della Gainax.
L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di pubblicare una traduzione al mese.
Tenendo come punto fermo la fedeltà di traduzione, abbiamo reso più armoniosi alcuni periodi e abbiamo corretto alcune inevitabili imprecisioni del testo originale.
In questo primo articolo vengono affrontate le vicissitudini che hanno portato alla nascita della Gainax; Distopia ha già trattato questo argomento nell’articolo Evangelion & le fascinazioni della fantascienza facente parte del ProgettoEVA2015 a cura di Simone.
Indice L’indistruttibile Studio Gainax
Parte 1 – Parte 2 – Parte 3 – Parte 4
Esistono poche storie nell’ambito della produzione degli anime che sono tanto appassionanti quanto quella dello Studio Gainax. In luogo della tipica storia in cui “Il produttore Tal dei Tali lavorava per la Compagnia X ma voleva produrre i propri show, così ha creato la Compagnia Y”, non c’è un’unica persona responsabile della nascita della Gainax. Al posto di un produttore navigato c’era un gruppo di appassionati di fantascienza. Al posto di decenni di esperienza maturati dalla maggior parte dei fondatori degli studi di animazione c’era un paio di cortometraggi. E anziché avere cospicui investimenti finanziari, non c’era nemmeno un centesimo…
1978 – L’appassionato di Sci-Fi
Per Toshio Okada, essere un otaku non è soltanto appassionarsi a qualcosa, ma consiste nel raggiungerne una conoscenza approfondita e ottenere una consapevolezza tale da descrivere esattamente quale sia l’attrattiva della propria passione, perciò per Okada godersi la fantascienza non è mai stato abbastanza: doveva anche esplorarla e discuterne. Questo è stato il motivo principale per cui si era iscritto all’Osaka Electro-Communication University, non per i corsi, ma per entrare nel circolo universitario della fantascienza. Vivendo con una somma di denaro mensile elargita dai propri genitori, Okada decise di saltare completamente i corsi, scegliendo di trascorrere il proprio tempo immergendosi nella fantascienza.
Quando Guerre Stellari uscì in Giappone nel 1978, con i membri del club di fantascienza Okada andò alla prima del film a Osaka. Sapendo che i cosplayer statunitensi vestivano i panni di Luke Skywalker, della principessa Leia e di Darth Vader, essi vollero mostrare il livello del cosplay e del fandom giapponese. Per quanto riguarda Okada, si presentò al cinema nei panni del personaggio Daimajin, una gigantesca statua di pietra raffigurante un samurai e posseduta da uno spirito. Nonostante questo, per ironia della sorte, venne scambiato per Darth Vader.
Ma la mecca per il fandom della fantascienza di Osaka era la DAICON. In quanto parte delle annuali convention della Nihon SF Taikai, la fiera cambia il nome sulla base della città che la ospita: se la convention ha luogo a Tokyo viene chiamata TOKON, e in occasione della terza convention a Osaka nel 1981 essa era conosciuta come DAICON III.
1981 – Da studenti a professionisti
È stato a un festival fantascientifico chiamato Seto-Con nel 1978 che Okada conobbe l’amico otaku Yasuhiro Takeda, proveniente dall’Università Kindai e, due anni dopo, i due decisero di unire le forze come organizzatori della convention DAICON III. Takeda doveva essere il responsabile della convention e, dopo aver incontrato un gruppo di studenti della Osaka University of Arts, cominciò la produzione di un corto animato che aprisse la convention.
Il gruppo di artisti era composto da studenti universitari del primo anno, Hideaki Anno, Hiroyuki Yamaga e Takami Akai. Insieme si stabilirono presso la ditta di famiglia di Okada, occuparono un intero piano e iniziarono la produzione del primo vero e proprio lavoro della neonata DAICON Film. Senza il denaro per comprare rodovetri adeguati, il gruppo acquistò un foglio di vinile e tentò di usarlo per realizzare animazioni.
Questo tentativo non riscosse molto successo: il colore si staccava e si incollava sugli altri fogli di vinile quando venivano sovrapposti. “Ma in ogni caso, non avevamo altre opzioni”, fa notare Takeda. Non avendo mai lavorato all’animazione su rodovetro, questo lavoro fu un’esperienza di apprendimento per tutto lo staff. Non avevano pianificato nulla in anticipo (questo si sarebbe rivelato un grosso problema negli anni a venire) e non c’erano ruoli effettivamente definiti: tutto lo staff lavorava assieme su ogni cosa. Dopo undici mesi di duro lavoro durato fino al mattino del giorno della DAICON III, il loro primo corto animato era completo.
Ad ogni modo il lavoro del gruppo nell’ambito dell’animazione non era giunto alla fine. Dopo aver provato l’ebbrezza di lavorare assieme a un anime, venne creato lo studio indipendente DAICON Film, mentre gli organizzatori della convention DAICON III fecero immediatamente richiesta affinché si tenesse un’altra convention a Osaka due anni dopo. Grazie ai creatori di Macross dello Studio Nue, non dovettero aspettare fino al 1983 per ricominciare a dedicarsi all’animazione.
Dopo essere stati visti all’opera sul corto DAICON III, al trio di animatori composto da Anno, Yamaga e Akai fu chiesto di partecipare alla lavorazione di Fortezza Superdimensionale Macross. Il gruppo si spostò a Tokyo, dove lavorò presso lo Studio Artland, che partecipava alla produzione accanto alla Nue. Grazie alle abilità da specialisti mostrate durante la lavorazione di DAICON III, il gruppo venne separato per lavorare in differenti squadre del team di produzione.
Hideaki Anno lavorò con gli animatori mecha, Takami Akai con la squadra degli animatori dei personaggi e Hiroyuki Yamaga lavorò con il regista in persona, ricevendo addirittura la proposta di dirigere il nono episodio della serie. Questa fu un’esperienza formante per il gruppo DAICON, tranne che per Akai. A causa della tecnica avanzata del direttore dell’animazione dei personaggi, Akai non fu in grado di partecipare alla lavorazione e ritornò a Osaka per continuare a lavorare alla DAICON Film.
Studio Nue e DAICON Film all’epoca avevano molto in comune: come DAICON, anche la Nue era il risultato di un gruppo di amici appassionati di fantascienza che volevano realizzare opere d’animazione. Per questo motivo erano in contatto con ulteriori membri dei club di fantascienza delle università, tre dei quali erano vecchi amici delle superiori di Akai. Takeda considera questo momento la prima formazione della Gainax. Molte delle amicizie si rinvigorirono mentre la lavorazione di Macross costituì le fondamenta su cui di lì a poco sarebbe nato un nuovo studio di animazione.
Nel frattempo, a Osaka, Okada e Takeda stavano lavorando a una nuova impresa, un negozio chiamato General Products; i due dopotutto non erano soltanto appassionati d’animazione. L’idea di dar vita a quest’impresa fu di Okada ma, siccome Takeda non era impegnato, fu coinvolto a sua volta. L’idea consisteva nel creare un negozio di modellismo di fantascienza che non vendesse solamente merchandise, ma che inoltre lo creasse e ne gestisse le licenze.
Il loro obiettivo era quello di ottenere le licenze da grandi compagnie e sviluppare dei garage kit, prevedendo con successo la crescita di questo hobby per il decennio a venire. Tutto questo è stato raccontato in Otaku no Video, un OVA semi-autobiografico prodotto dallo Studio Gainax con la sceneggiatura scritta proprio da Okada. All’apertura del negozio ci fu una coda di duecento fan in visibilio, e le scorte del negozio esaurirono il primo giorno. I prodotti della General Products erano considerati esclusivi e di qualità superiore; la ditta produsse anche merchandise per le opere della DAICON Film.
1983 – DAICON come punto di partenza
La produzione del corto di apertura della DAICON IV iniziò nell’aprile del 1983. Avendo creato solamente corti tokusatsu per tutto il 1982 dopo l’apertura della General Products, questo era il primo film animato che lo studio avesse creato dopo quello di apertura della DAICON III nel 1981. Ad ogni modo, con l’esperienza maturata lavorando a Macross, il gruppo era pronto per superare il corto animato precedente. In realtà lo staff di Macross voleva che il gruppo di DAICON Film rimanesse a lavorare su ulteriori episodi, ma i ragazzi insistettero dicendo di dover tornare a Osaka a lavorare per la DAICON IV.
Poiché il corto animato di apertura della DAICON III era stato una parte iconica della convention, gli appassionati avevano già grandi aspettative per il corto che avrebbe introdotto la DAICON IV. Le vendite delle copie del video di DAICON III sono state considerate la ragione per cui la convention aveva evitato la bancarotta. Questa volta lo staff aveva maturato esperienza di produzione e lavorò come un vero e proprio studio di animazione.
Venne affittato il piano di un vecchio edificio e si misero all’opera. Yasuhiro Takeda descrive quelle condizioni lavorative come inaccettabili, una descrizione adeguata per un edificio senza aria condizionata affittato per l’estate, che veniva inoltre chiuso ogni notte dalle 21 alle 9, e così la maggior parte dello staff rimaneva sovente bloccata all’interno dello studio dove trascorreva la notte.
Grazie all’esperienza dello staff principale nell’ambito della produzione dell’animazione e all’aiuto di vari artisti con cui avevano collaborato a Macross, DAICON IV non fu solamente un prodotto migliore del corto che lo aveva preceduto, ma fu anche realizzato in minor tempo. Sebbene lo staff non fosse in grado di creare una storia originale, si optò per un corto adrenalinico e pieno d’azione. Mostrando ulteriori stupefacenti sequenze di animazione, una miglior regia e un ulteriore uso di personaggi protetti da copyright (cosa che rese molto difficile la successiva pubblicazione del corto), DAICON IV divenne immediatamente uno dei film animati iconici degli anni Ottanta.
Ma quali novità aspettavano la DAICON Film? A questo punto Hideaki Anno si era già trasferito a Tokyo dopo essere stato espulso per non aver pagato la retta universitaria (non che frequentasse i corsi) e la maggior parte del resto dello staff aveva già abbandonato lo studio. Senza nuovi progetti animati in vista, DAICON Film si dedicò alla produzione di nuovi tokusatsu mentre Okada e Takeda continuavano a lavorare alla General Products, finendo per separarsi dalla ditta di famiglia di Okada per diventare indipendenti.
Nel frattempo, a 500 km di distanza, a Tokyo, Hideaki Anno intraprendeva un importante viaggio nell’industria degli anime. Venendo assunto da Hayao Miyazaki in persona, Anno ricevette il ruolo di animatore chiave per il film Nausicaa della Valle del Vento. Trascorrendo le nottate presso lo studio, Anno lavorava alla scena culminante del film, quella in cui il Soldato Titano emette vapore e cade a pezzi. Durante la produzione Miyazaki prestò il suo motorino ad Anno, in modo tale che fosse in grado di viaggiare per Tokyo, e quell’amicizia divenne la base per le loro collaborazioni fino al giorno d’oggi. Anno era a Tokyo non solo per lavorare con Miyazaki e fu presto invitato a lavorare a Macross – Il film (Macross: Do You Remember Love?), la versione cinematografica della serie TV che aveva dato l’avvio alla sua carriera nell’industria dell’animazione.
Tornando a Osaka, Okada e Yamaga stavano lavorando a un nuovo piano. Erano rimasti fedeli all’idea che avevano sviluppato per DAICON IV e decisero di realizzarla come OVA. Tennero questo progetto per sé per un po’ di tempo, ma verso la fine del 1984 decisero di creare una vera e propria compagnia di produzione di animazione a Tokyo. Adoperando i fondi del loro negozio General Products come investimento iniziale, fondarono una compagnia e invitarono Hiroaki Inoue, un ex produttore della Tezuka Productions che avevano conosciuto tra il fandom della fantascienza, per aiutarli a gestire lo studio in modo professionale. E così, con l’idea di un anime nuovo di zecca, lo Studio Gainax fu fondato il 24 dicembre 1984.
Restate sintonizzati per la seconda parte, in cui la Gainax realizza il suo primo anime, scopre cosa si intende per disastro di produzione e giunge alla rottura con il proprio presidente.
Indice L’indistruttibile Studio Gainax
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