In occasione della Connichi 2016, tenutasi a Kassel dal 16 al 18 settembre, ElduRSverO di OTACREW ha avuto la possibilità di intervistare Hiroyuki Yamaga e Yoshiyuki Sadamoto: l’intervista, lunga e molto interessante, disponibile sia in francese sia in una successiva traduzione in inglese, ha trattato molti temi tra cui lo stato attuale dello studio Gainax, ma inevitabilmente si è parlato molto anche di Evangelion.
Di seguito riportiamo la traduzione di alcune risposte di Sadamoto riguardanti il manga, i progetti futuri e il Rebuild.
Yoshiyuki Sadamoto e il manga di Evangelion
Non c’è alcuna sceneggiatura del manga. […] Ho scritto il manga per conto mio, guardando gli storyboard della serie. Non ho consultato nessuno e di certo nessuno dello staff della serie è intervenuto nel mio manga. […] L’Extra Stage non è nella storyline, è solo un extra per l’ultimo tankobon. È addirittura separato dai film, una sorta di fanservice. Qualcosa su cui non si deve ragionare troppo. È solo una cosa che mi è passata per la mente, ho pensato che sarebbe stato divertente. […] L’Extra Stage non è stato inserito su richiesta, e siccome Mari è apparsa in Evangelion: 1.0, Evangelion: 2.0 e Evangelion: 3.0, mi sono chiesto quale fosse il suo ruolo nella storia, e quando l’ho chiesto allo staff mi è stato risposto che non sarà possibile approfondirlo in un film soltanto, e che perciò hanno dovuto portare avanti la storia principale, e che Mari potrebbe non avere praticamente visibilità. Quindi mi sono chiesto quale fosse il senso di tutto questo, e ho deciso di aggiungere un frammento della storia di Mari nel manga, d’istinto. Davvero, non è qualcosa che lo staff dei film del Rebuild ha ideato o mi ha chiesto di fare, è soltanto una cosa che si può ritenere come una mia opera. […] Di certo quando vediamo Mari in Evangelion: 1.0 o Evangelion: 2.0 chiamare Gendo “Gendo-kun” o annusare l’odore di Shinji, ci rendiamo conto del fatto che sta facendo molte cose strane. Inoltre sembra che le piacciono molto le canzoni dell’era Showa, poiché le canta. Perciò suppongo che sia molto interessata all’era Showa o sia nata in quell’epoca e non sia invecchiata da allora. E poiché in Evangelion: 3.0 è stato introdotto il concetto secondo cui i i piloti degli Eva non invecchiano, sostengo la mia seconda ipotesi dicendo che Mari è qualcuno della generazione della madre di Shinji, e che in qualche modo è diventata un pilota e non è invecchiata. Ma di nuovo, sono soltanto io che immagino tutto ciò. […] Anno non ha né approvato né confutato l’idea, non ha nulla a che fare con quanto ho appena detto.
I futuri progetti di Yoshiyuki Sadamoto
Ho un manga in lavorazione che penso dovrebbe uscire nel 2017, è una cosa che ho scritto in passato senza pubblicarlo. È un manga per salarymen chiamato Archaic Smile. È una sorta di commedia romantica ambientata in ufficio, su un salaryman che impazzisce per le statue buddhiste. Non è rivolto agli otaku, è solo un manga che i salarymen possono leggere in treno andando al lavoro per poi abbandonare la rivista nello scomparto bagagli… Conoscete Oishinbo? È più o meno una cosa del genere. Mi è stato chiesto di scrivere quel tipo di manga una volta, e sono arrivato al punto in cui con uno o due capitoli in più può essere pubblicato un volume, perciò in questo periodo ci sto lavorando. Spero di poter pubblicarlo nel 2017, devo ancora disegnare 50 o 60 pagine per avere abbastanza contenuto per un volume, ma penso che quest’opera non incontrerà il gusto delle persone che fanno cosplay, è solo un manga per passare il tempo.
Yoshiyuki Sadamoto e il Rebuild of Evangelion
Vorrei chiarire la mia posizione sul Rebuild. Mi sono soltanto occupato del design dei personaggi principali. Questa è la prima volta in cui vedo il simbolo presente nel titolo del quarto film del Rebuild, giusto per far capire quanto sia minimo il mio coinvolgimento. […] Per quanto riguarda l’inizio della produzione, davvero non ne so nulla. Potrei addirittura non parteciparvi nemmeno.
Insomma, in questa intervista Sadamoto ha approfittato per fare un po’ di chiarezza: ancora una volta ha tenuto a ribadire il fatto per cui il manga è tutta opera sua e non ha ricevuto influenze o pressioni esterne sulla direzione presa dalla storia.
Sadamoto ha detto che l’Extra Stage è slegato dalla continuity del manga e del resto di Evangelion: di fronte ai misteri del personaggio di Mari, Sadamoto ha provato a dare una sua personale risposta, e nemmeno in questo caso Anno ha detto qualcosa al riguardo, né a favore né contro. Per quanto riguarda il manga, Sadamoto non ha fatto chiarezza sul fatto che sia canonico o meno, quindi restano comunque infondate le sovrainterpretazioni secondo cui “Il manga è/non è canon perché l’ha detto Sadamoto/Anno”, fatte soltanto per tirare acqua al proprio mulino.
Per quanto riguarda il Rebuild, sembra quasi che Sadamoto sia in posizione sempre più defilata, o per propria scelta o per scelta altrui: d’altronde avevamo già potuto vedere che in Evangelion: 3.0 il suo ruolo creativo è stato minore, di fronte a un maggiore apporto da parte di Takeshi Honda.
Il fatto che Sadamoto non sappia alcunché dello stato di lavorazione di Final, o non possa o non voglia dire nulla, ha implicazioni un po’ inquietanti, almeno secondo me…